Il complesso conosciuto come Eremo delle Carceri nasce e si sviluppa attorno alla grotta in cui San Francesco d’Assisi si ritirava a pregare. Qui si conserva non solo il punto esatto in cui Francesco dialogava con Dio, ma anche il modo con cui il fraticello parlava al Signore, in stretto legame con la natura.
Dentro una fitta selva sulle pendici del Monte Subasio, a 790 metri di altezza, vi erano ai tempi di Francesco delle grotte naturali e solo una piccola chiesetta, dedicata a Santa Maria delle Carceri. Il colore caldo delle pietre, materiale di costruzione della chiesa e poi di tutto il santuario, si sposa con il verde della natura circostante rendendo unico questo sito incastonato nel bosco umbro.
Dentro una fitta selva sulle pendici del Monte Subasio, a 790 metri di altezza, vi erano ai tempi di Francesco delle grotte naturali e solo una piccola chiesetta, dedicata a Santa Maria delle Carceri. Il colore caldo delle pietre, materiale di costruzione della chiesa e poi di tutto il santuario, si sposa con il verde della natura circostante rendendo unico questo sito incastonato nel bosco umbro.
Visitando l’eremo si accede a un cortile di forma triangolare, molto semplice e spoglio, con al centro un pozzo che ricorda il punto da cui sarebbe sgorgata l’acqua a seguito di un miracolo di Francesco. Su un lato del cortile vi è una chiesa quattrocentesca, dedicata a San Bernardino. La visita prosegue con la chiesa primitiva di Santa Maria delle Carceri e, attraverso una scalinata, si giunge fino alla grotta di San Francesco dove è indicato il suo giaciglio: un materasso di pietra. Uscendo dalla grotta, un pavimento con un piccolo foro, chiamato il “buco del diavolo”, copre il crepaccio sottostante.
Proseguendo il percorso con una passeggiata nel bosco sarà possibile ammirare il leccio secolare di fronte al quale, secondo la tradizione, Francesco predicava agli uccelli.
Proseguendo il percorso con una passeggiata nel bosco sarà possibile ammirare il leccio secolare di fronte al quale, secondo la tradizione, Francesco predicava agli uccelli.
SITO UFFICIALE : https://www.santuarioeremodellecarceri.org/
Assisi e i luoghi circostanti sono annoverati tra i patrimoni Unesco dell’Umanità come epicentro di una vicenda storica e culturale unica. Entrare in Assisi significa essere pervasi dalla figura di San Francesco e da tutto ciò che da lui è derivato. Anche visivamente, in uno degli ingressi alla città più consueti, si mostra agli occhi del visitatore il capolavoro architettonico della Basilica di San Francesco collocata nell’antica località denominata “colle dell’inferno”, dove la leggenda narra fossero eseguite le sentenze capitali di coloro che morivano in peccato mortale. Francesco, dichiarando in vita di voler essere seppellito in quel luogo, di fatto indicò dove sarebbe sorta la Basilica, poggiata su quello che oggi è conosciuto come il colle del Paradiso.
Si presenta come un caratteristico borgo fortificato costruito a terrazze, di ispirazione greca, che domina la valle umbra dal declivio del monte Subasio. Nel Duecento diviene comune ghibellino con i suoi monumenti principali quali la Rocca imperiale, San Rufino in stile romanico umbro del VIII secolo e l’abbazia di San Pietro fondata alla fine del X secolo, chiesa dell’antico monastero benedettino sorto fuori le mura. Fino al 1036 la cattedrale della città fu Santa Maria Maggiore,dove oggi riposa il corpo di Carlo Acutis. All’altro estremo della città, tra il 1257 e il 1265, viene eretta la chiesa di Santa Chiara in stile gotico a fasce rosa e bianche, per custodire il corpo della santa e accogliere le monache clarisse. Nel XIII secolo la città raggiunse il suo massimo sviluppo economico artistico, con l’allestimento della Piazza del Comune. Proprio nella cella del Tempio di Minerva, tuttora splendidamente conservato nella facciata, nel 1212 fu stabilita la prima sede delle magistrature cittadine. La memoria francescana da cui si è inevitabilmente investiti visitando la città si estende oltre le mura nel silenzio dei vicini luoghi, come l’Eremo delle Carceri, San Damiano, il santuario di Rivotorto, la basilica di Santa Maria degli Angeli che custodisce al suo interno la Porziuncola. Dalla Basilica di San Francesco, inoltre, inizia un sentiero FAI che conduce a boschi, campi coltivati, radure e oliveti sino a fondovalle. Attraverso quei passi, come in tanti altri percorsi esistenti nel territorio di Assisi, si riesce a riscoprire l’attualità del messaggio francescano in un cammino che permette di trasformare il raccoglimento in contemplazione della natura.
Si presenta come un caratteristico borgo fortificato costruito a terrazze, di ispirazione greca, che domina la valle umbra dal declivio del monte Subasio. Nel Duecento diviene comune ghibellino con i suoi monumenti principali quali la Rocca imperiale, San Rufino in stile romanico umbro del VIII secolo e l’abbazia di San Pietro fondata alla fine del X secolo, chiesa dell’antico monastero benedettino sorto fuori le mura. Fino al 1036 la cattedrale della città fu Santa Maria Maggiore,dove oggi riposa il corpo di Carlo Acutis. All’altro estremo della città, tra il 1257 e il 1265, viene eretta la chiesa di Santa Chiara in stile gotico a fasce rosa e bianche, per custodire il corpo della santa e accogliere le monache clarisse. Nel XIII secolo la città raggiunse il suo massimo sviluppo economico artistico, con l’allestimento della Piazza del Comune. Proprio nella cella del Tempio di Minerva, tuttora splendidamente conservato nella facciata, nel 1212 fu stabilita la prima sede delle magistrature cittadine. La memoria francescana da cui si è inevitabilmente investiti visitando la città si estende oltre le mura nel silenzio dei vicini luoghi, come l’Eremo delle Carceri, San Damiano, il santuario di Rivotorto, la basilica di Santa Maria degli Angeli che custodisce al suo interno la Porziuncola. Dalla Basilica di San Francesco, inoltre, inizia un sentiero FAI che conduce a boschi, campi coltivati, radure e oliveti sino a fondovalle. Attraverso quei passi, come in tanti altri percorsi esistenti nel territorio di Assisi, si riesce a riscoprire l’attualità del messaggio francescano in un cammino che permette di trasformare il raccoglimento in contemplazione della natura.
SITO UFFICIALE : https://www.visit-assisi.it/
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Basilica di San Francesco e Santa Chiara |
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Piazza del Comune |
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Duomo di San Rufino |
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Rocca Maggiore di Assisi |
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